Fantapolitica

coronaieri sera ho visto un documentario che però, secondo me, è un documentario finto, come borat o morte di un presidente, perché non è proprio possibile che viviamo in un paese del genere. che all’inizio facevano vedere dei tizi in un bar che ricevevano delle telefonate dai telespettatori del bar e gli facevano delle domande di cultura generale, tipo “chi sta vincendo la coppa del mondo di sci?” e se uno indovinava, c’era la signora marisa con una mascherina che si spogliava, ma tipo una che deve andare a dormire, mica kim basinger di nove settimane e mezzo. e poi c’è un tizio che fa l’operaio e fa karate. e vive con una mamma terribile che lo segue quando esce con una ragazza. e lui non vuole fare l’operaio, ma il divo della tivù. e allora fa di tutto per andare in tivù. e dice che le ragazze sono più avvantaggiate perché la possono dar via, in cambio di un posto in tivù. e lui dice che vuole andare in tivù perché vuole avere le ragazze e i soldi. e dallo sguardo che ha, secondo me, anche lui sta pensando di darla via per andare in tivù. secondo me, basterebbe che andasse a vivere da solo, per avere le ragazze. i soldi, non lo so. però, ecco, lui vive per andare in tivù. e poi c’è un tizio basso pelato e grassoccio che ho già visto da qualche parte, che pare sia il padrone di tutte le tivù. e anche di più, da quello che dicono in questo documentario che secondo me è finto. e poi ci sono delle ragazze che vogliono sposare i calciatori e che si dimenano nell’atrio di un centro commerciale, con i bambini che le guardano e anche le ragazzine di dodici anni, le quardano. ma le ragazzine le guardano un po’ ammirate e un po’ invidiose, che si vede che pensano che vorrebbero essere così. e i genitori di queste ragazzine, curiosamente, non le picchiano a sangue e non le mandano a studiare a calci invece di star lì. perché ci sono anche i genitori che guardano le tizie che si dimenano. e magari sperano che anche le loro acerbe figlie dodicenni, un giorno, chissà, un bel calciatore coi miliardi… e c’è un tizio che poi dice a queste qui, più grandi che vorrebbero sposare un calciatore, di girarsi e tirare su i capelli e di profilo, e di dietro, e ti aspetteresti che le controlla anche i denti. invece no. solo culo e tette. poi c’è un tizio ghèi vestito tutto di bianco, che è quello che decide chi deve andare in tivù e chi, invece, deve continuare a restare nessuno. e dice che ammira il padrone di tutte le tivù. anche se non è come il buonanima. che a lui piaceva, il buonanima. e infatti ha anche tutte le sue canzoncine sul telefonino. e io mi è sembrato strano, perché quelli che hanno quelle canzoncine, i ghèi li bruciavano nei forni. e la camicia non era bianca, ma nera. ma i tempi cambiano. e poi c’è un tizio con dei buffi occhiali viola che ha una discoteca famosissima in sardegna che ci vanno tutti i famosi e che le ragazze fanno a gara da tutta italia per fare le ragazze immagine che si chiamano ragazze billionèr e, se sono fortunate, il signore coi buffi occhiali viola le manda in tivù per due settimane a leggere le previsioni del tempo. e poi c’è anche un tizio che vende le foto e poi l’hanno messo in galera ma lui dice che non ha fatto niente. e questo tizio, truzzissimo e palestrato, si vede che fa la doccia e si depila col rasoio e poi si dà la crema idratante anche sull’uccello. depilato anche quello. e poi si spruzza per delle ore con una roba che potrebbe essere profumo. ma anche rivitalizzante cifo per gerani, da quanto se ne mette. e tutti i ragazzini che lo guardano in discoteca e gli fanno foto e lui dice delle robe che di solito si dicono dal fruttivendolo o dal barbiere. e tutti che pendono dalle sue labbra e gli dicono “bravo! bravo!”. che se io dico che non c’è più la mezza stagione e che in italia è tutto un magna magna, non è che la gente si spella le mani a furia di applausi. e però lui sì. e gli danno anche diecimila euro, per un ora di queste chiacchiere da sala d’aspetto del medico della mutua.
ecco. questo è, in sintesi, quello che si vede in questo documentario che per me è finto. perché dà uno spaccato dell’italia e del modo di ragionare degli italiani e dei valori degli italiani, che se per caso è vero io emigro in un paese migliore, tipo che vado a fare il giornalista satirico in birmania.

epilogo: arrivo a casa e accendo la tivù per guardarmi la videocassetta della corazzata potemkin, tanto per far fuggire i fantasmi. su rai uno c’era miss italia. le vacche al mercato del bestiame. il biglietto per rangoon costa 602 euri.

~ di G. su settembre 15, 2009.